La celebre Angelica delle sorelle Simili declinata in una variante natalizia alla crema d'arancia. La ricetta della base non dirà molto agli appassionati della pasta madre, perché in rete è nota, e io devo a Valentina il risparmio della fatica di operare le necessarie conversioni. L'accoppiata con la crema d'arancia, senza latte e più simile al genere curd, invece, è venuta in mente a me per una cena tra colleghi e da quella volta l'ho ripetuta diverse volte. L'enorme Angelica ha sostituito, questo Natale, il panettone: in Italia non si può fare, troppo imprevedibilmente "birichini" i familiari in cucina, capacissimi di aprire finestre mentre l'impasto lievitava o il forno mentre aveva appena iniziato a cuocere... meglio andare sul sicuro!
(Poi, nella pace della mia casetta brandeburghese, ho preparato il pandoro, che però quest'anno mi ha tirato un tiro mancino, e ancora non ho capito perché; per la prima volta nella storia era più simile a un Kugelhupf... Aspetto consolante, ma la delusione rimane! Direbbero gli anziani, questo il Bambinello fu... non mi sono fidata dell'affidabilità del contributo di padre e madre, e poi ho preso la fregatura pure cucinando da sola!).
Iniziate il lavoro la sera perché la pasta ha bisogno di lievitare per una notte.
Pasta:
- Lievito madre rinfrescato e attivo, 150 g., sciolto in
- Latte tiepido, 120 g., con
- Zucchero, 75 g.;
- Farina, 400 g. (tipo 0/#550 o metà 0 e metà Manitoba);
- Tuorli d'uovo M, 3;
- Vaniglia, semi di una bacca;
- Burro fuso, 100 g.;
Lasciate lievitare per una notte, ma preparate anche la crema; sarà necessario che sia fredda e ben rappresa. Ho letto in giro molte lagne sulla possibilità di farcire l'Angelica di crema, perché questo comprometterebbe la cottura, ma questo succede in caso di creme al latte o molto fluide; l'orange curd o questo suo "parente" che preparo io evitano questo inconveniente. Se volete essere proprio sicuri usate la fecola al posto dell'amido, come suggerisce Luca Montersino per le creme cotte.
Crema:
- Succo d'arancia spremuto fresco, 300 ml.;
- Buccia grattugiata di due arance;
- Zucchero semolato, 100 g.;
- Burro, 35 g.;
- Un tuorlo d'uovo (l'albume servirà per la glassa);
- Amido di mais o fecola, 35 g.;
- Vaniglia;
- Liquore all'arancia, 2 cucchiai.
Sciogliere l'amido con la frusta a mano in una piccola quantità del succo d'arancia. Aggiungere lo zucchero, la buccia, la vaniglia e l'uovo, diluendo gradatamente con il resto del succo. Con questo procedimento non dovrebbero risultare grumi... altrimenti col mixer a immersione si risolve il problema. Fare addensare a calore moderato, aggiungendo in questa fase il burro. Alla fine profumare col liquore e lasciare raffreddare completamente prima di usare.
Utilizzate questa crema l'indomani per farcire l'Angelica: stendete la pasta in un grande rettangolo (1/2 cm. circa di spessore), spalmate il ripieno, completate a piacere con
- Uvetta passa, 1 cucchiaio;
- Canditi d'arancia, 1 cucchiaio;
e avvolgete a rotolo; con un coltello affilato tagliate il rotolo per il lungo in due metà (procedimento "sporchevolissimo" per via della farcitura, ma non impossibile) lasciandole attaccate a un'estremità e avvolgete a treccia, chiudendola poi a ciambella. Lasciate lievitare fino a raddoppio e cuocete a 180 gradi er circa 35-40 minuti (se si colora troppo coprite con stagnola; è importante che l'interno si cuocia bene). Appena il dolce è pronto va spennellato ancora caldo con la glassa; le sorelle Simili indicano due varianti, quella trasparente e quella opaca, tutte e due a base di chiara d'uovo e zucchero a velo; perla prima versione ne basteranno 4 cucchiai per l'albume messo da parte, per la seconda 150 g.; personalmente preferisco partire dalla base trasparente e ispessire poi una piccola quantità di glassa per fare dei decori).
awww :3 ma che versione golosissima, devo assolutamente provarla prima che finisca la stagione delle arance :)
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