Un Kurabiyesi (biscotti turchi frollissimi)


Frollo, frollissimo, arcistrafrollo il turco Un Kurabiye, alias "biscotto di farina", che in realtà, ahimé, non solo di quella è fatto, ma di un notevole quantitativo di burro... che lo rende fragile, quasi fatto di sabbia, al pari dei marocchini ghribia. Mi sa che l'Oriente ha certe sue tendenze privilegiate che si ritrovano in quasi tutti i paesi d'influenza araba, tra cui la mania degli sciroppi e, appunto, delle pastefrolle! Queste, tra l'altro, ricordano in parte i kourabiedes che fanno in Grecia - a proposito, è un bel po' che non li faccio - che prevedono anche mandorle.
Qui a Berlino questi biscotti si trovano sempre presso i panifici turchi, più o meno con questa forma. Il fatto è che a comprare le cose non ci provo gusto, quindi ogni tanto ho preso ad autoprodurli. La ricetta l'avevo trovata su Wunderkessel e la forniva una "forumista" turca che scriveva da Antalya.

Dunque:
  • 150 g. di burro morbido o margarina;
  • 100 g. di zucchero a velo,
da lavorare a crema, per poi aggiungere
  • 20 g. di amido di grano;
  • 30 g di olio dal sapore neutro;
  • circa 300 g. di farina 00 (#405);
  • mezza bustina, cioè 8 g. di lievito per dolci.
Impastare finché la massa non si compatta; all'inizio avrà l'aspetto di briciole, poi man mano diventerà più omogenea; in caso d'emergenza aggiungete qualche goccia d'olio o una spolverata di farina, a seconda di qual è il problema.
Formate con l'impasto due "salami", schiacciateli leggermente e tagliateli a pezzetti. Attenti che la massa sarà tenera, si rompe facilmente ma questo non rende impossibile l'operazione. Cuocete i biscotti circa 15 minuti a 175 gradi, ma è importante che non si colorino. Solo ai lati devono essere leggermente più scuri. Lasciateli raffreddare e spolverateli con abbondante zucchero a velo (io sono stata "tirata", quelli che vendono sono completamente bianchi). Potete aromatizzarli con vaniglia, limone o se volete seguire me... tutti e due!

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