Questo è il pan d'arancia non ortodosso, cioè non è quello delle panetterie e dei bar palermitani ma quello di un ricettario Bertolini di epoche lontane (infatti ormai è a brandelli come un codice medievale). Ortodosso o no, ci sono affezionata perché è quello che fa la mia mamma - quindi è la versione che conosco io da casa. L'impasto è più soffice dell'altra versione, perché lavorato con il foaming method, cioè come il Pan di Spagna.
Preparate il dolce in teglia quadrata o rettangolare (22-24 cm se quadrata) e non (come quello della foto) nello stampo da plum-cake: quella era una soluzione di comodo per dosi da microfamiglia. A proposito della foto, i puntini sono semi di papavero: ad averceli sotto mano, ci stanno bene.
Serviranno (per 12 porzioni)
- 400 g di farina 00 (#405);
- 300 g. di zucchero;
- 100 g. di burro;
- 4 uova separate;
- 1 bicchiere di latte;
- buccia e succo di due arance;
- un pizzico di sale,
- una bustina di lievito in polvere,
- una dose di vaniglia.
Intanto bisogna ricordarsi di aggiungere il burro solo alla fine della lavorazione, pena lo "smontaggio" di tutta la massa e la riduzione a frittata del vostro dolce. Secondo, attentissimi alla dimensione delle arance: se sono quelle siciliane spesso enormi, il quantitativo di succo potrebbe essere eccessivo, andateci piano... e se l'impasto vi pare già sufficientemente morbido, bevetevi il succo che resta a titolo di spremuta!
Interessante questo Pan d'arancia, provero' presto la ricetta, con qualche variante mia personale.
RispondiEliminaCiao Antonella