Torta al limone e frutti rossi



Voglio raccontarvi la storiella dei due berlinesi che si incontrano e uno chiede all'altro: "Hans, che programmi hai per quest'estate? ti va di fare qualcosa insieme?". Hans è contento della proposta ma ha bisogno di ragionarci un po' su: "lasciami pensare, Karl: quest'estate... vediamo... il lunedì ho appuntamento dal dentista, il giovedì mio cugino mi ha invitato a pranzo, ma per il resto possiamo organizzarci!"
L'ho inventata io e se non vi diverte, non posso farci niente: la colpa non è mia ma dell'estate italiana che dura più di una settimana e quindi vi impedisce di cogliere la pointe della mia barzelletta. Infatti, dopo un paio di giorni a trenta gradi, eccoci di nuovo in inverno con il cielo grigio-topo. Un lato positivo però c'è, ed è quello che la pioggia, rovinandomi un po' il piacere delle passeggiate, mi permette di dedicarmi alla trascrizione delle ricette.
Questa non è mia, ma di un personaggio il cui percorso mi piacerebbe imitare, se non altro quando sono troppo stanca dei libri: Cynthia Barcomi, che a Berlino ha riscosso un enorme successo grazie a un paio di pasticcerie e a tre libri di ricette pubblicati, pur senza essere affatto una del mestiere, almeno all'inizio. È americana, e al suo arrivo in Germania il suo lavoro di ballerina professionista era quanto di più lontano si possa immaginare dal settore gastronomico, fino alla decisione di cambiare rotta e aprire prima un locale a Kreuzberg - dove serviva dolci di tipo americano adattati ai gusti tedeschi - e poi un secondo in centro... Da allora in poi, tutto un successo. La sua Zitronen-Beeren-Tarte l'ho preparata perché pensavo fosse il caso, date le giornate estive, di gustarci qualcosa di fresco... ma quando mai, oggi ci vorrebbe il panettone! L'originale prevedeva solo lamponi e l'aggiunta di pistacchi tritati: io suggerisco invece i frutti rossi misti, oppure solo fragole. Un'altra modifica consiste nell'aggiunta della gelatina, della vaniglia e del liquore per aromatizzare.

Base di pasta brisée:
  • 110 g. di burro freddo a pezzetti;
  • 50 g. di margarina a pezzetti;
  • 200 g. di farina;
  • mezzo cucchiaino di sale;
  • un cucchiaio e mezzo di zucchero;
  • 75 ml. di acqua ghiacciata.
Ripieno:
  • 250 ml. di acqua;
  • 135 g. di zucchero;
  • una bustina di vanillina;
  • 80 ml. di succo di limone;
  • buccia grattugiata di due limoni;
  • 4 tuorli di uova L;
  • 30 g. di amido;
  • un pizzico di sale;
  • un cucchiaio di liquore all'arancia;
  • una noce di burro
  • 250-300 g. di fragole, o frutti rossi misti;
  • gelatina alimentare;
  • due cucchiai di liquore al lampone o alla fragola.
Mettere il burro e la margarina per una decina di minuti in freezer e nel frattempo preparare la miscela di farina, sale e zucchero e l'acqua ghiacciata. Aggiungere burro e margarina e sbriciolarli rapidamente con l'apposito attrezzo o con due forchette: meglio evitare le mani finché possibile, perché il burro non deve riscaldarsi troppo. Spruzzare con l'acqua e impastare finché la massa si compatta, senza esagerare: alla fine avvolgere in pellicola e mettere in frigo per due ore.
Dopo il tempo di riposo, regolare il forno a 225º; ungere e infarinare una teglia da crostata di 26 cm. di diametro, stendere rapidamente la pasta brisée e foderarla per bene. Bucherellare la pasta, coprirla con un foglio di stagnola e legumi secchi e cuocere per 12 minuti circa; poi eliminare la stagnola e i legumi, bucherellare ancora un po' e continuare la cottura per 5-7 minuti o finché la pasta non è ben dorata e asciutta. Infine, lasciare raffreddare.
Per il ripieno, miscelare bene tutti gli ingredienti eccetto la noce di burro, e il liquore e riscaldare mescolando costantemente per circa 5 minuit, finché la crema si addensa e comincia quasi a bollire. Non serve arrivare a bollore, anzi! Poco prima, togliere il recipiente dal fuoco e aggiungere il liquore e il burro; versare in una ciotola da riporre dentro un recipiente più grande pieno di cubetti di ghiaccio e lasciar raffreddare per mezz'ora. Assolutamente vietato assaggiare se, come me, non avete simpatia nei riguardi del tuorlo d'uovo: io quest'errore l'ho commesso e poi ho passato tutto il pomeriggio fortemente "disillusa" perché credevo di sentirne il sapore , che invece, quando il dolce è ben freddo, non si avverte più. Era un problema psicologico... le quattro uova mi avevano fatto impressione, e già all'inizio ero lì che pensavo: chissà che puzzaduovo...
Comunque dài, tutto è bene quel che finisce bene. La torta si compone riempiendo il guscio di pasta con la crema e sistemandovi sopra le fragole tagliate a metà, per poi versare la gelatina aromatizzata con il liquore di lampone o fragola. È veramente squisita!

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