Mderbal (Torta algerina con marmellata)


Pure questa fa parte delle cose preparate questa settimana per la serie: Neve non mi fai paura.
La marmellata da usare può essere di qualsiasi frutto, purché sia molto liquida: in dispensa ho trovato che faceva al caso mio quella di fichi e Cointreau preparata dall'amico Aurelio, detto il Re delle marmellate perché... bisogna assaggiarla per capire perché.Incredibile come i "tipi" dolciari si ripetano: il Mderbal viene dall'est dell'Algeria ma assomiglia vagamente ai nostri Streuselkuchen, le torte con le briciole. 
Unico problema, la ricetta di madame Soulef su Amour de cuisine è un po' vaga sulla quantità della farina, ma per fortuna Soulef ha inserito la foto dell'impasto che dev'essere molto fluido. Per il resto il dolce è facilissimo e gli ingredienti sono alla portata di chiunque. Ho dimezzato le dosi della ricetta, e queste che leggete qui comunque vanno bene per riempire uno stampo quadrato da 22 centimetri; per una teglia rettangolare grande, vi basterà tornare all'originale di Soulef raddoppiando le quantità.
  • 3 uova intere;
  • 90 g. di zucchero;
  • 150 ml. di olio di mais o altro olio delicato da tavola;
  • 2 cucchiaini di lievito per dolci;
  • semi di vaniglia o estratto di vaniglia liquido;
  • buccia grattugiata di un limone (io metto l'arancia, se disponibile!)
  • acqua di fior d'arancio;
  • un pizzico di sale;
  • e, sì,... farina.

Montate le uova intere con il sale e lo zucchero finché non sono ben gonfie e spumose. Aggiungete l'olio a filo continuando a montare, poi gli aromi; e in ultimo la farina, fino ad ottenere, appunto... una pasta molto morbida. Io ho contato circa 6 cucchiai di farina, aggiungeteli ad uno ad uno e non ci saranno problemi. Stendete metà della pasta nello stampo imburrato e infarinato e poi spalmatevi sopra, con molta delicatezza, la marmellata. Se necessario, diluitela con l'acqua di fior d'arancio: nell'originale si fa così, a me non è servito perché la marmellata era già fluida di per sé e in questi casi mi accontento di un cucchiaio di liquore. Alla pasta che resta aggiungete altra farina, quanto basta per avere una consistenza da frolla malleabile: grattugiatela con una grattugia a fori larghi sulla marmellata e mettete in forno a 200 gradi fino a doratura, controllando con la prova stecchino. Appena sfornata, la torta viene spruzzata con acqua di fior d'arancio. Si serve a quadretti.

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