Il granola bar de noantri: Nuova incursione corsara


Tutto cominciò durante un viaggio in aereo, al ritorno dalle vacanze natalizie in Italia. La Air Berlin in quel momento offriva come merendina una barretta ai cereali di una marca molto nota, almeno qui e negli USA. 
Di solito non amo le barrette ai cereali, perché la maggior parte sono collose tipo chewing-gum. Quella però era la fine del mondo e sembrava quasi un biscotto. Herr-Doktor-Doktor ne sentì la nostalgia per le settimane a seguire e non fu l'unico.
All'atto pratico di cercarla nei negozi la difficoltà non era tanto di reperire il prodotto, quanto di fare pace con la lista degli ingredienti - no, non parlo dell'apporto nutrizionale (se no non si chiamerebbero barrette energetiche ma barrette penitenziali, oppure farebbero la gioia di polli, conigli e criceti). Parlo degli oli d'indefinita provenienza, dello sciroppo di glucosio a palate e di altre cose che probabilmente non sono di assoluta necessità.

Di qui la decisione: gli americani, almeno i sanfrancischesi che sono notoriamente salutisti, il granola bar se lo preparano spesso in casa, devo scoprire come e farmi venire un'idea pirata.
Da quel momento... il resto è storia. 
La ricetta che ho messo a punto io è frutto d'una serie di tentativi e confronti vari. Le dosi "a tazze" lasciatele così come sono e usate per misurino una normale tazza da tè.
  • 1 tazza e 1/2 di fiocchi d'avena grossi
  • 1 tazza di quinoa soffiata (o riso)
  • Un pizzico di sale
  • Un pizzico di bicarbonato
  • Un cucchiaino di semi di lino
  • 2/3 di tazza di scaglie di cocco, preventivamente spezzettate
  • 2 cucchiai di miele
  • 2 cucchiai di sciroppo d'acero
  • 2 cucchiai e 1/2 di zucchero di canna scuro
  • 40 g. di crema di mandorle (negozio bio) o burro di arachidi
  • Vaniglia
  • Un pizzico di cannella
  • 2 cucchiai di olio di semi o di cocco
Preriscaldare il forno a 180 gradi.
Mescolare i fiocchi d'avena con l'olio e versarli su una teglia rivestita di carta forno. Farli tostare leggermente, circa 5 minuti. Occhio che non si brucino!
In una ciotola mescolare i fiocchi tostati con il sale, i cereali soffiati e il bicarbonato. In un tegamino  fare sciogliere il miele, lo sciroppo d'acero e la crema di mandorle, poi aggiungere la vaniglia e lo zucchero. Mescolare bene e unire gli ingredienti secchi, rigirandoli con cura.
Se miele, zucchero e sciroppo d'acero "vi sembran troppi", non cedete alla tentazione di ridurre la dose. A parte il fatto che il risultato finale non è per nulla stucchevole (le barrette commerciali sono molto più ricche di zucchero), succederebbe un guaio, perché i cereali non riuscirebbero a compattarsi. In questo caso, al momento del taglio, vi ritrovate con una buona dose di buonissimo "crunchy" da tuffare nella tazza del latte. D'accordo che fa tendenza, ma voi volevate le barrette! 
Trasferire il tutto sulla teglia di prima e pressare bene con un foglio di stagnola precedentemente unto.
Cuocere per 15-20 minuti (15 se col forno ventilato), controllando dopo 10 minuti che non si bruci nulla. Lasciare raffreddare ancora per una decina di minuti, poi rimuovere dalla teglia e tagliare quando ormai i cereali si sono consolidati, ma non del tutto (altrimenti si sbricioleranno). Terminare il raffreddamento su una gratella. Conservare ermeticamente.



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