Biscotti tipo Digestive (di Re Artù)



Quando si torna da una vacanza a Londra c'è da combattere la nostalgia, e in più, se era Natale o Pasqua, da fronteggiare la necessità di mantenersi leggeri dopo qualche stravizio. Preparare i biscotti digestive significava, nel caso mio, prendere due piccioni con una fava.

Questo nome di digestive l'ho sempre trovato piuttosto comico - mi verrebbe da pensare al bicarbonato, più che a un biscotto oltretutto buono. Pare che la high society vittoriana abbia sperimentato un'ondata salutista, che incoraggiava una dieta ricca di fibre per i suoi effetti, appunto, benefici sulla digestione; e, in più, il bicarbonato come agente lievitante c'era! In realtà si tratta solo di biscotti integrali come i graham crackers, solo un po' più fini, e se cercate effetti speciali meglio la classica Magnesia San Pellegrino o l'amaro centerbe, a volersi fare proprio del male.

In giro circolano ricette che prevedono fiocchi d'avena. L'idea non sarebbe nemmeno malaccio, solo che tra gli ingredienti dei biscotti in commercio non ce li trovo, quindi seguo la ricetta della King Arthur Flour, sempre affidabilissima. Con questa dose (i numeri "strani" risultano dalla conversione delle misure americane: fidatevi che vanno bene) tirate fuori una ventina di biscotti , più o meno una confezione di McVitie's. 

  • 57 g. di farina per tutti gli usi
  • 170 g. di farina integrale
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 113 g. di burro a temperatura ambiente
  • 85 g. di zucchero a velo
  • 57 g. di latte freddo.
Il latte freddo serve a limitare la lievitazione ottenendo il classico biscotto friabile ma piatto. 

Mescolare le farine e il lievito in un recipiente. Lasciarvi cadere il burro a pezzetti ed intridere la miscela, poi aggiungere lo zucchero ed il latte. La pasta dev'essere solida; impastarla brevemente su una superficie infarinata fino ad ammorbidirla.
In alternativa, lasciare fare all'impastatrice accelera i tempi. Io trovo che con una dose relativamente piccola come questa non sia il caso, ma è innata pigrizia al pensiero del successivo lavaggio.

Stendere la pasta a circa 1/2 cm e ritagliare nel formato desiderato (tradizionalmente, si tratta di biscotti tondi di 6-7 cm di diametro).
Pungere ogni biscotto e cuocere a 175 gradi fino a leggera doratura. Lasciare raffreddare direttamente sulla teglia e conservare ermeticamente fino a una settimana. 

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