Perduto e ritrovato: Mini-soufflés all'arancia e semolino!


Il coraggio, uno non se lo può dare. Specialmente quello di rimettersi a scrivere dopo mesi. Dieta, ridieta, arcidieta, - e fin qui si può pure ridere, anche perché è crudele pensare che sia a dieta anche il lettore - ma soprattutto cambi lavorativi, rogne lavorative, cose interessanti ma che assorbono ogni energia (genere convegni con relativa conferenza), o cose noiosissime ma che vanno fatte "entro ieri". 
Ho seriamente pensato anche di chiudere il blog, per mancanza di tempo, non essendo considerato serio - nell'universo della caccia al selfie e all'"instagrammabile", pubblicare di rado, e per giunta senza pretese coreografiche nel documentare le cibarie. Diamine, a leggere i vari "consigli per bloggers" "le dieci strategie per promuovere un blog" e altre opere cardine del settore, tutto quello che faccio io è catalogato alla voce: cose da non fare. 
Poi penso che il blog, oltre ad essere un archivio, è anche il mio svago, e non so se sia una buona idea privarmene per mancata rispondenza agli standard. Una delle conseguenze sarebbe ritrovarmi sommersa da fogli e foglietti con le ricette, e quindi perderle intanto che attendo di trovare il tempo per copiarle, come è stato per questa...
Il soufflé all'arancia infatti l'ho scoperto tanto, ma tanto tempo fa, e non mi ricordo nemmeno dove,  preparato diverse volte, annotato e copiato; ma il foglietto, vattelappesca; e la ricerca impossibile, perché non mi ricordavo più in che lingua fosse la ricetta originale. Ci avevo rinunciato, quando è ricacciata fuori - l'avevo messo in mezzo ad un libro, ma non di cucina. Adesso non solo la trascrivo per benino ad uso mio ed altrui, ma il soufflé lo voglio assolutamente la settimana prossima!

Da sapere che questo dolce lo chiamo soufflé, ma potrei chiamarlo anche budino: tutto dipende da quando volete consumarlo. Perché sia veramente soufflé, lo dovete servire subito o quasi, come tutti i suoi simili. Altrimenti avrete un budino, morbido e buonissimo, ma ovviamente più basso. Nella foto vedete come si presenta in quest'ultima versione. La base è semolino fine; al posto del solito latte, si utilizza il succo di arancia.

Queste le dosi per 4 porzioni.
  • 125 g di semolino fine;
  • 250 ml di succo di arancia;
  • 60 g di zucchero;
  • vaniglia (semi, la punta di un cucchiaino)
  • 2 uova M (tuorli ed albumi separati);
  • 10 g. di burro;
  • una presa di sale
Vi servirà anche uno sciroppo preparato con 
  • 1 arancia a fette
  • 100 ml. di acqua
  • 100 g. di zucchero
  • 1 cucchiaio di liquore all'arancia
Si comincia con il riscaldare in un pentolino il succo di arancia con sale e zucchero e la vaniglia.  (Potete usare anche la solita bacca incisa). Raggiunta l'ebollizione, togliere dal calore e versare il semolino a pioggia. Aggiungere il burro, che si scioglierà, e lasciare intiepidire; poi aggiungere anche i tuorli, incorporarli bene e mettere da parte.
Quando la massa si sarà raffreddata preriscaldare il forno a 180º ; montare gli albumi a neve con un cucchiaino di zucchero ed unire la meringa al semolino, con molta cura.

Ungere quattro stampini ramequin e distribuire l'impasto. Infornare per 30-35 minuti e nel frattempo preparare lo sciroppo lasciando restringere la miscela di acqua e zucchero con le fette d'arancia, per dieci minuti. Alla fine, aggiungere il liquore. Questo sciroppo va servito per accompagnare i minisoufflé. Se preferite la versione budino, pungete i dolcetti e versatelo sopra, lasciando che si assorba. 



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