Aam Bhapa Doi (budino di mango al vapore)


Nuova strategia per vedere se riesco a darmi una mossa:  le ricette, se degne, non aspettino! Altrimenti si forma una coda stile casello dell'autostrada. Quindi eccone una fresca fresca, in tutti i sensi. Il nome scoraggia, il prodotto in sé proprio per niente: provatelo e chiamatelo come volete!

Il budino al mango l'ho scoperto da pochissimo perché volevo un dolce adatto dopo una cena con piatti indiani: in questi tempi duri, al ristorante non ci si va. Si tratta di un dessert di tradizione bengalese per cui vi serviranno tre ingredienti: yogurt, latte condensato e mango.

L'ideale sarebbe il mango Alphonso, ma vallo a trovare. Io lo conosco perché ho avuto la fortuna di provarlo negli Stati Uniti, ma non lo trovo più, né in Germania né tanto meno in Italia. Una volta l'ho visto ad un mercato di Vienna ed era costosissimo (considerando che questa varietà dà frutti più piccoli rispetto agli altri della stessa specie). Poi un conoscente, indiano, mi confermò che non era un eccezione, gli Alphonso sono cari anche nel paese d'origine. Posto che all'ideale dobbiamo rinunciare (o comprare quello in scatola, che pure è una soluzione), va bene il mango Kent se maturo al punto giusto, altrimenti il sapore ve lo scordate. Il Palmer l'ho usato io l'ultima volta e non sono contentissima, ha poca "personalità. Il mango Amelie che ogni tanto si vede pure in giro, lasciatelo perdere, non c'entra nulla. 

La ricetta viene dal confronto tra i libri di cucina indiana che mi trovo in casa. 

Per 2 budini:

  • 125 g. di purea di mango (frullate la polpa, passatela al setaccio per eliminare le fibre);
  • 300 g. di yogurt al 10% di grassi (da colare); altrimenti 200 g di yogurt greco al 10% (che è già colato).
  • 80 g. di latte condensato;
  • vaniglia (semi)
  • 1 cucchiaio di acqua di rose;
  • la punta di un cucchiaino di cardamomo macinato.
  • Miele delicato o altro dolcificante a piacere 
  • Granella di pistacchi

La cosa più complicata è preparare la purea di mango, perché poi basta mescolare bene tutti gli ingredienti. Se vi piace il latte condensato, potete aumentare la quantità anche a 150 g. (ci scappa un minibudino in più, magari) perché le ricette variano; Io non sono una fan e sono a posto così. Per la stessa ragione regolatevi a piacere con il livello di "dolcezza" della crema aggiungendo eventualmente del miele o altro (se zucchero, meglio a velo).
Riempite gli stampini e ricopriteli accuratamente di stagnola, legandola al bordo con uno spago da cucina. Posizionateli sul cestello del vapore dentro a una pentola piena d'acqua e cuoceteli 20 minuti. Tirate fuori, lasciate raffreddare i budini scoperti (vedrete che la crema si sarà solidificata) e ia in frigo per almeno 4 ore, tutta  la notte sarebbe anche meglio. Servite con granella di pistacchi ed possibilmente con un coulis di mango (vi resterà della polpa frullata, ecco il suo momento).

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