Tortini alla carota e composta di mele



Questi tortini li ho conosciuti una volta che avevo tanta voglia di preparare un dolce alle carote, perché era Pasqua (che almeno nei negozi dev'essere un po' la festa del coniglio: conigli e carote dappertutto), e nessuna possibilità di farne uno con tutti i crismi perché ero a dieta. Normalmente, se mi trovo davanti a una ricetta dal titolo Biscotti da colazione buonissimi senza burro, uova e zucchero, contatterei volentieri l'autore per dirgli: ma scusa amico/a, sei proprio autolesionista se lo metti già all'inizio, "biscotti buonissimi" accanto a "senza burro uova e zucchero" sta proprio male; e poi faccio il giro più largo che posso. In caso di dieta, invece, malvolentieri mi metto sotto alle scarpe tutta questa impostazione filosofica e vado a cercare, con la coda tra le gambe, soluzioni alternative, per esempio vegan.
Ve lo dico con buona pace dei crociati del veganismo: c'è un 20% di ottime ricette che però necessitano di competenze "altre" e strumentazione particolare come il megafrullatore galattico da ottocento euro, e sono quelle che giustificano l'affermazione "ma io conosco una pasticceria vegan in via del Cane da Caccia che è fenomenale". Ci posso anche credere. Di quelle casalinghe c'è un altro 15 % che funziona piuttosto bene e un 65% di cose orrende buone per i polli. Non è per essere saccente, ma quanto meno bisogna sapere cosa va sostituito con cosa e qual è l'effetto di ogni ingrediente, se partiamo dal presupposto "un uovo vale mezza banana schiacciata", non andiamo da nessuna parte. 
Insomma, se un dolce vegan piace a me, vuol dire che è buono sul serio. Con questi tortini sono stata fortunata e infatti li rifaccio anche senza dieta: tra l'altro sono molto facili. La ricetta è di Sina Herrmann che la pasticceria vegan (ma non solo) la sa realizzare bene e senza complicazioni, e la trovate in tedesco qui. La consistenza è umida e molto piacevole grazie all'azione "congiunta" della composta di mele e dello zucchero Mascobado, e nello stesso tempo bicarbonato e aceto di mele contribuiscono alla morbidezza. 
Ecco dunque le dosi che vi consentiranno, se non dividete l'impasto in 6 miniporzioni, di realizzare una torta rotonda da 26 cm. 

  • 250 g carote
  • 125 g. margarina
  • 100 g. zucchero bruno di canna tipo Mascobado
  • 4 cucchiai di composta di mele (del tipo bene omogeneizzato)
  • 1 cucchiaio di aceto di mele
  • 1 bustina di zucchero con vaniglia
  • 125 g. farina 00
  • 100 g. mandorle macinate a farina
  • mezzo cucchiaino di cannella
  • un pizzico di sale
  • mezzo cucchiaino di lievito per dolci
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • zucchero a velo per spolverare, o glassa , a piacere (infatti mancano nella foto)
Riscaldare il forno a 180 gradi. Nel frattempo potete divertirvi a raschiare le carote e a grattugiarle fini, il ché è l'unica cosa noiosissima e lunga di questa ricetta. 
Montare la margarina con lo zucchero e la vaniglia. Unire la composta di mele e l'aceto di mele. Mescolare la farina con le mandorle, la cannella, il sale, il bicarbonato ed il lievito per dolci e incorporarle alla margarina, insieme alle carote. Non girare troppo l'impasto, serve solo che stia insieme. Versare negli stampini (io ho usato anelli d'acciaio da 7 cm. con carta forno) oppure nella teglia unta ed infarinata e cuocere circa 35 minuti (per la torta intera, 15-20 per le miniporzioni. Servire nature, con zucchero a velo o se vi va anche con glassa.

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