Biscotti (taroccati) al cioccolato e nocciole


Voi ce l'avete il vicino di casa "furbo"? Una figura che non manca mai in qualsiasi condominio che si rispetti, un po' come il vicino di casa di Paperino. Quello che lui sì che sa fare la spesa, lui sì che non si fa prendere in giro: ha scoperto che nello stabilimento a pochi chilometri da casa producono la pasta per la marca che costa di più e per quella che costa meno, e quindi lui ovvio che compra la seconda: se è prodotta nello stesso posto, ci vogliono buggerare... Salvo che poi, quando la cuoce, si ritrova con una specie di fanghiglia buona per l'ospedale o per incollare i manifesti in tempo d'elezioni, perché i proprietari dello stabilimento sono più furbi di lui e utilizzano due miscele di grano diverse... Bene, io rifuggo assolutamente da questo tipo di furbizia: ma anche dall'ingenuità di credere che quando le "grandi marche" pubblicano la ricetta "provate anche voi", siano così cretini da divulgare quella che viene custodita in chissà che caveau. Infatti con la ricetta dei Pan di Stelle ho sbattuto il muso, per così dire, contro il fatto che risultavano duri, ma così duri che mi sono arrabbiata e li ho ritaroccati aggiustando le dosi: e stavolta ci siamo. Provate, costano molto meno, specialmente perché con mezzo chilo di farina ne avrete un quantitativo che basta per un battaglione. Infatti io mi sono stufata di ritagliare e ho surgelato metà impasto.
  • 500 g. di farina 00 (#405);
  • 2 cucchiai di miele;
  • 30 g. di cioccolato fondente fuso;
  • 20 g. di cacao amaro;
  • 1 uovo L;
  • 80 g. di burro;
  • 100 g. di margarina;
  • 260 g. di zucchero a velo (indispensabile altrimenti la friabilità non è la stessa);
  • 1 bustina di lievito;
  • un pizzico di ammoniaca;
  • un pizzico di sale;
  • 20 g. di nocciole tostate e spellate;
  • eventualmente un po' di latte per impastare.
Partiamo dalle nocciole, da macinare con un po' di zucchero molto finemente. Otterremo una specie di pasta da mettere da parte. Poi lavoriamo burro e margarina con lo zucchero a velo e aggiungiamo l'uovo e il miele; una volta emulsionato bene il composto aggiungiamo il cioccolato fuso, le nocciole e la farina con lievito e ammoniaca.
Stendiamo l'impasto a 3-4 mm. e ritagliamo i biscotti con uno stampino rotondo. Vanno in forno a 180 g. per circa dieci minuti. Una volta freddi possono essere decorati con glassa di zucchero (preparata con zucchero a velo ed acqua o zucchero a velo ed albume) fino ad esaurimento della glassa e/o della pazienza del decoratore. Buonissimi da soli - in versione amarcord, di quando a quindici anni li divoravo facendo quei pochi compiti che avevo voglia di fare o leggendo le diecimila cose che piacevano a me ma a scuola non si leggevano - oppure nel latte caldo.

Commenti

  1. Allora pensi che se li faccio al cucciolo che tu conosci, gli piaceranno tanto quanto a te? Perchè anche lui ama mangiare così i biscotti in purezza a merenda e leggere solo quello che gli va, che non coincide mai con i libri di scuola... Evviva i biscotti taroccati!!!

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  2. allora mi sa tanto che gli piaceranno: andiamo d'accordo!!!

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  3. Ottimi biscotti Antonella, piaceranno tanto anche a me... altro che quelli commerciali! Baci. Deborah

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  4. ma che belli!!!Altro che taroccati!Questi sono inimitabili!!!

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