I biscotti al tuorlo sodo, in una prima versione, li trovate qui. Questi sì che vanno bene come pasticcini da dessert, però pietà, pietà, pietà: non chiamiamoli ovis mollis , e ancora meno ovis molis, e ancora meno, come fa il sito de La cucina italiana nella versione inglese - e non vi metto il link apposta, per dispetto (anche perché non si tratta di questa ricetta) - "the soft cookies with a Latin name": perché questo nome non significa niente!!!
E soprattutto non è latino, almeno in questa forma non è più latino che certe marche tedesche che mettono un -ino o -ini alla fine perché fa più italiano, e conseguentemente "fa figo", per la mentalità locale: quindi se vogliono vendere, per dire, una pizza formato mini, si chiama pizza bambino; c'è un cioccolato che si chiama Nussini; e c'è a Berlino un ristorante che si vuole spagnolo, ma volendo proporre una tortilla francesa, alias frittata, omelette, vittima di una confusione Italia-Spagna che molti qui condividono, ha scritto sul menù esposto fuori: tortilla Francesca.
Ecco, ovis mollis è un caso del genere. Quindi io nemmeno sotto tortura li chiamo così.
Va bé, bando alle pedanterie. Questa ricetta è da Pasqua che devo ricopiarla: li faccio sempre con i tuorli delle uova sode che mi regalano.
- 100 g. di farina 00
- 100 g. di fecola di patate
- 60 g. di zucchero a velo
- 120 g. di burro morbido
- 2 uova sode
- 1 limone non trattato
- vaniglia
- zucchero a velo vanigliato per spolverare se vi piace, o crema di cioccolata (di quella seria: fondente) per guarnire.
Passare i tuorli al setaccio.
Troppo buona questa frolla!
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